Da
Ecclesia a SAT 2000
Di Carmen Fioriti
Ecclesia, il TG quotidiano prodotto dalla CEI (Conferenza Episcopertine/copale Italiana)
e captato via satellite per essere poi ritrasmesso in forma ridotta tutte le
settimane su Caritas Insieme Tv, fra pochi giorni, probabilmente il 9 febbraio
prossimo, si trasformerà da programma quotidiano a televisione quotidiana.
Si chiamerà SatDuemila e sarà la televisione tematica satellitare
digitale promossa dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della CEI.
Abbiamo chiesto a Franco Mugerli direttore dell'agenzia di informazione News
Press, ora acquisita dalla Fondazione Comunicazione e Cultura, presieduta da
Mons. Francesco Ceriotti, di farci il punto della situazione. Presidente della
News Press e quindi di Sat2000 rimane Mons. Ceriotti; amministratore delegato
I'ing. Livio Gualerzi; sarà Dino Boffo, direttore di Avvenire, il direttore
della testata giornalistica; Emanuele Milano, già vicedirettore del TG1
e direttore di Radio 1 e TMC sarà il direttore dei programmi. Produttore
dei programmi sarà Pupi Avati mentre Franco Mugerli sarà il direttore
di produzione.
Una delle caratteristiche principali di questa iniziativa è una stretta
sinergia fra i media cattolici; in particolare è la prima volta che in
Italia si salda in maniera così organica un rapporto fra un quotidiano
Avvenire , una televisione e una radio. Infatti accanto a questa iniziativa
televisiva parte, il 26 gennaio, anche una proposta radiofonica, BIuSatDuemila.
Una radio satellitare che trasmetterà una serie di servizi informativi
curati dalla News Press. L'iniziativa radiofonica, pensata essenzialmente per
alimentare le emittenti ecclesiali radiofoniche locali, avrà nel palinsesto
anche la programmazione in lingua italiana di Radio Vaticana. Sono già
150 le emittenti radiofoniche locali che hanno chiesto di collegarsi e che ritrasmetteranno
parte di questi programmi.
Il progetto della Fondazione, ci dice Mugerli, è molto complesso; infatti
oltre a Sat2000 e a BIuSat2000, è nata l'idea di costituire una "syndacation
radiofonica" accanto alla quale, nell'arco del 98, dovrebbe nascerne anche
una televisiva, un grappolo di emittenti locali che oltre a ritrasmettere una
programmazione comune, realizzeranno produzioni che saranno poi messe poi a
disposizione anche di Sat2000.
Questa idea di collaborazione non nasce dal nulla, viene da un'esperienza già
avviata da oltre 5 anni nel campo della radiofonia e dal 1994 nel campo della
televisione con un'offerta di programmi che adesso viene strutturata e ampliata.
I telespettatori di Caritas Insieme avranno infatti notato che all'interno della
rubrica Ecclesia spesso passano servizi realizzati da TelePace, dal Messaggero
di Padova e forse, nei prossimi tempi, anche da Caritas Insieme. Con questa
svolta nel campo televisivo la Fondazione Comunicazione e Cultura punta ad un'utenza
diretta che, seppur oggi estremamente limitata, nell'arco del tempo dovrebbe
avere un suo sviluppo.
Infatti se fino a oggi noi di Caritas Insieme registravamo con particolari apparecchi
il TG di Ecclesia per poi ritrasmetterlo, Sat2000 va in onda su un normale canale
digitale ricevibile a casa vostra con un'antenna parabolica e un decodificatore
digitale. La programmazione di Sat2000 si diversificherà pertanto con
un'offerta pensata per un pubblico diretto rispetto a quella pensata per le
emittenti locali.
Ma cosa offrirà Sat2000 agli spettatori? Il palinsesto, non ancora del
tutto ben definito, è molto nutrito; la programmazione, molto varia,
inizia alle 10.00 per terminare verso mezzanotte e spazierà dal classico
telegiornale a programmi d'interesse culturale e di attualità. Ci sarà
Ateneo, "appuntamento quotidiano per chi ne vuole sapere di più",
che tratterà di teologia, dottrina sociale, ... con in 120 minuti si
toccheranno diversi temi: "Cerimonie" i sacramenti nella vita familiare;
"Un Vescovo, una città" una serie di inchieste incontrando
una città e il suo Pastore; "Confronto", per discutere i problemi
del nostro tempo; e molto altro ancora.
Evidentemente i costi di produzione e di messa in onda di una televisione satellitare così pensata sono elevati anche se, ci dice Franco Mugerli, "si cerca di contenere al massimo i costi e, rispetto alle produzioni di altre televisioni, Sat2000 è molto molto sotto il livello della media". D'altronde la rete è stata strutturata per ospitare della pubblicità in quanto si auspica che, Sat2000 e BIuSat2000 possano camminare con le proprie gambe; "vorremmo che sempre più, aggiunge Mugerli, fosse un'iniziativa sostenuta da tutto il mondo cattolico".
All'obiezione
che spesso viene fatta a chi nella Chiesa si occupa di comunicazione attraverso
i mezzi televisivi "sperperando soldi che potrebbero essere usati per altro";
quindi a Sat2000 ma, nel nostro piccolo, anche a Caritas Insieme, Mugerli ha
risposto: "questa ormai è un'obiezione vecchia, la Chiesa non ha
mai avuto paura di usare i mezzi di comunicazione"; infatti il primo risale
a 2000 anni fa, i Vangeli: la parola del Signore è stata scritta da 4
apostoli; quando è stata scopertine/coperta la stampa la Chiesa l'ha utilizzata
ampiamente ben sapendo che ci sarebbero potuti essere dei rischi; oggi c'è
la televisione, certo non va enfatizzata, ma va comunque usata.
Ogni mezzo di comunicazione è fondamentale come ausilio per l'annuncio
cristiano, per promuovere una cultura cristiana dentro un confronto molto aperto
anche con posizioni diverse dalle nostre. Conclude Mugerli: "Sat2000 non
sarà una televisione devozionale, ma avrà una posizione di approfondimento,
di dibattito e di confronto".